RASSEGNA STAMPA

La Repubblica - Cambio ai Servizi, arriva De Gennaro

Roma, 24 maggio 2008

Cambio ai Servizi, arriva De Gennaro

Dopo la parentesi come commissario straordinario per l' emergenza rifiuti, l' ex capo della Polizia Gianni De Gennaro torna ad occuparsi della materia che conosce meglio, la sicurezza. Il suo nome è stato scelto dal governo di Silvio Berlusconi per la direzione del Dis (Dipartimento per le informazioni e la sicurezza), che con la riforma ha sostituito il vecchio Cesis. Assieme alla sua nomina, ieri il governo ha scelto anche il nuovo capo dell' Aisi (Agenzia per l' informazione e la sicureza interna - ex Sisde), sostituendo il prefetto Franco Gabrielli con il generale dei Carabinieri Giorgio Piccirillo. Terza scelta: il governo ha deciso di confermare alla guida dell' Aise (Agenzia per l' informazione e la sicurezza esterna-ex Sismi) Bruno Branciforte, l' ammiraglio di squadra ex responsabile del Sios Marina che sta ricostruendo il servizio di intelligence esterno dopo la catastrofica direzione di Nicolò Pollari.
Dietro i nomi, dietro i tempi scelti da Berlusconi e approvati dai suoi ministri c' è una sola mano, quella di Gianni Letta, il sottosegretario che ha informato i leader delle opposizioni delle intenzioni di Palazzo Chigi. La scelta dei tempi: il governo doveva avrebbe dovuto comunque dovuto occuparsi della partita nomine-servizi. Innanzitutto perché il capo uscente del Dis, il generale Giuseppe Cucchi, è un ottimo professionista ma totalmente legato all' ex premier Romano Prodi. Come spesso avvenuto in passato, Berlusconi avrebbe potuto esitare, prender tempo per non scontentare nessuno; ma in questo caso le pressioni dei candidati e la destabilizzazione del settore intelligence sarebbero aumentati esponenzialmente. In un periodo non facile, in Italia e nel Mediterraneo.
Letta, che nelle scorse settimane aveva condotto i colloqui con i candidati, con i ministri interessati e alcuni leader politici, ha
suggerito a Berlusconi di decidere. Le minacce interne ed esterne non seguono i tempi della politica, e allora Letta ha preferito tagliare quei tempi. Quando ieri pomeriggio l' Adn-Kronos ha anticipato che il governo avrebbe fatto le nomine, nessuno nel comparto sicurezza ha mostrato sorpresa. La scelta dei nomi: Gianni Castellaneta, l' ambasciatore d'Italia a Washington vicino alla pensione, è stato consigliere diplomatico di Berlusconi a Palazzo Chigi. Vicino da sempre all' area socialista (ha lavorato con Gianni De Michelis e Giuliano Amato) non si è mai distinto per una particolare elaborazione politica, ma per un' ottima capacità di relazione e di soluzione dei problemi diplomatici. Era lui il candidato che Berlusconi avrebbe voluto al Dis. Castellaneta però non ha nessuna vera esperienza all' interno dei servizi, anche se i suoi ruoli a Palazzo Chigi e a Villa Firenze a Washington lo hanno messo davvero in condizione di dare del tu a personaggi come Condoleezza Rice. Gli è stato preferito De Gennaro, ma Berlusconi non trascurerà l' ambasciatore, offrendogli probabilmente un ruolo di coordinamento della politica di sicurezza sotto la direzione dello stesso Letta. La nomina del generale dei Carabinieri Giorgio Piccirillo all' Aisi è invece quella di un professionista molto serio. La sua vera forza era nell' arma dei Carabinieri: il suo vero incarico doveva essere comandante generale dell' Arma, ma il precedente governo Berlusconi si arrestò di fronte alla scelta tra Piccirillo e un altro candidato di rango, scegliendone un terzo, il più debole. Unanimi i commenti positivi di molti ministri e leader dei due schieramenti. In particolare Francesco Rutelli, neo presidente della commissione di controllo sui servizi, ha riconosciuto che le persone nominate «rispondono a caratteristiche di comprovata autorevolezza e qualità». -

VINCENZO NIGRO